Epigenetics of Liver Diseases
ENTI FINANZIATORI: IEMEST, Italia, Ministero della Salute, Italia; Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Italia.
OBIETTIVI GENERALI: Lo scopo del progetto è di sviluppare nuovi marcatori epigenetici diagnostici e modelli murini per le malattie del fegato. L’epatocarcinoma è uno dei cancri più diffusi a livello mondiale. La prevenzione e la riduzione del rischio sono importanti e l’identificazione di specifici biomarcatori per la diagnosi precoce dell’epatocarcinoma rappresenta un settore di ricerca molto attivo. Sempre più evidenze sperimentali indicano che l’accumulo di grasso nel fegato, e la steatoepatite, sono forti e indipendenti fattori di rischio per l’insorgenza dell’epatocarcinoma. MacroH2A1, un istone generalmente associato alle regioni trascrizionalmente inattive dei cromosomi, è coinvolto nel metabolismo epatico dei lipidi ed è presente sotto forma di due isoforme risultanti da splicing alternativo, macroH2A1.1 e macroH2A1.2. Queste isoforme sono state correlate alla prevenzione della ricadute del cancro al polmone e al colon, ma il loro ruolo nell’epatocarcinoma e nelle malattie risultanti da un accumulo di grasso nel fegato è sconosciuto. In questo progetto, utilizzeremo cellule immortalizzate, epatociti primari, biopsie umane e modelli murini, con approcci genetici, genomici, biochimici e morfologici per rispondere a questa domanda.
RISULTATI ATTESI: Sviluppo di modelli murini innovativi per studiare la progressione da steatosi epatica, un semplice e inoffensivo accumulo di grassi nel fegato, a steatoepatite infiammatoria, fibrosi, cirrosi, e epatocarcinoma. Sviluppo di un marcatore diagnostico e prognostico istologico nell’uomo per le suddette malattie epatiche.
PARTNERS: University College London, UK; IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo (FG), Italia.
RUOLO DELLO IEMEST: Lo IEMEST, tramite le sue forti radici nel territorio e contatti con Università e strutture ospedaliere, contribuisce al reclutamento dei campioni oggetti dello studio e mette a punto le analisi immunomorfologiche più appropriate per determinare il danno epatico.